l 5 luglio 1946 la modella Micheline Bernardini indossa un nuovo e provocatorio costume da bagno, in due pezzi e dalle dimensioni ridotte, ideato dal sarto francese Louis Réard da un’idea di Jacques Heim. Nasceva il celeberrimo bikini, dal nome dell’atollo delle isole Marshall teatro degli esperimenti nucleari americani.
Il costume da bagno, che scopriva ineditamente il ventre femminile come non avveniva dal periodo greco-romano, ebbe effettivamente un effetto “esplosivo” e dirompente sulla moda e sulla società del secondo dopoguerra.
Oggetto di censura e ardita provocazione fino agli anni Cinquanta, promosso da dive del Cinema come manifestazione di anticonformismo e di emancipazione femminile negli anni Sessanta e Settanta, oggi espressione di quotidianità, iconicità e alta moda: la storia del bikini, divenuto elemento irrinunciabile del guardaroba di tutte le donne, racconta in modo esemplare e pregnante l’evoluzione della società dei consumi.